Perché ormai il problema ha raggiunto dimensioni non più ignorabili: 1 milione di bottiglie di plastica viene disperso ogni giorno nell’ambiente; ogni mese circa 25 milioni di tonnellate di rifiuti generici; ogni anno oltre 5 miliardi di buste di plastica. E questo accade ad ogni latitudine per cui la plastica ha ormai raggiunto tutti gli angoli del pianeta.

Ogni anno milioni di animali vengono uccisi dalle plastiche: vuoi perché restano intrappolati, vuoi per i danni prodotti al loro organismo o perché muoiono di fame. Centinaia di specie, anche quelle a rischio estinzione vengono quotidianamente colpite da questo problema. Parliamo di uccelli, pesci, crostacei. Ma anche animali da terraferma che si abbeverano nei corsi inquinati. Si tratta di un intero ecosistema in pericolo. E se davvero siamo così ottusi da non capire il pericolo… parliamo dei pesci, molluschi, crostacei che finiscono sulle nostre tavole.

A differenza di tanti ideologi e demagoghi siamo consapevoli che ormai la plastica è parte integrante di tutta la nostra società: non c’è abitazione, ufficio, processo produttivo in cui la plastica non abbia assunto importanza primaria. Guardate ad esempio nella vostra auto quanta plastica c’è. Per cui sappiamo che al momento sia per motivazioni pratiche che economiche la plastica è insostituibile. Certo è da migliorare tutto il ciclo di smaltimento. Sicuramente possono essere evitati gli sprechi.

Ma c’è un’altra verità: se è vero che ormai tutto viene realizzato in plastica, è altrettanto vero che ormai quasi tutto può essere realizzato in plastica riciclata. Diventa quindi un problema di scelte e di educazione ambientale. Di quale mondo vogliamo lasciare ai nostri figli.

Come detto nella FAQ precedente la plastica non può essere eliminata dalle nostre vite. E aggiungo: ormai il problema è di dimensioni tali che non può essere risolto se non con la collaborazione di tutti. Questa è la scusa dei più: questo è il paravento dietro i quali si nascondono tutti coloro che non fanno la loro parte asserendo che non servirebbe a nulla.

Noi abbiamo deciso di muoverci diversamente: abbiamo deciso di fare la nostra parte e di educare quanto più possibile, quante più persone possibile a seguire la strada dell’impegno personale. Perché siamo convinti che solo l’impegno personale di tanti, solo lo smuoversi di un gran numero di coscienze può dar vita a un processo che inverta il destino del nostro pianeta. Per cui speriamo di convincere sempre più produttori ad investire nella realizzazione dei nostri prodotti in plastica riciclata; sempre più professionisti ad utilizzare nei loro progetti i nostri articoli; e sempre più clienti ad abbellire i loro ambienti con ReBlinds facendo allo stesso tempo la loro parte per la tutela della nostra meravigliosa Terra.